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La vita

Leonardo Sciascia nasce in provincia di Agrigento nel 1921, in una famiglia numerosa di fratelli, zii e zie che si affiancano ai genitori. Quando la famiglia si trasferisce a Caltanissetta, Leonardo si iscrive all’Istituto Magistrale. Qui ha la fortuna di avere tra i suoi docenti Vitaliano Brancati, appassionato scrittore sceneggiatore e drammaturgo italiano, che sarà per lui un modello da seguire.

Quando nel suo percorso di studi si imbatte nelle opere degli illuministi francesi sente di aver trovato nutrimento per la sua anima e sugli scritti di Volaire, ma anche su qyelle degli italiani Verri e Beccaria struttura la sua coscienza civile.

Quando consegue il Diploma Magistrale, trova lavoro presso il consorzio agrario del suo paese d’oridìgine e qui conosce la realtà contadina e strige un legame profondo con molti esponenti di questa realtà.

Nel 1944 convola a nozze con Maria Ardonico e dal matrimonio nascono due figlie. Sono, quelli, anni sereni per Leonardo, fino a quando, nel 1948 la sua vita viene funestata dalla morte del fratello, che si è tolto la vita.

Alla fine degli anni Cinquanta inizia a lavorare per il Ministero della Pubblica istruzione, prima a Roma e poi a Caltanissetta.

ALla fine degli anni Sessanta si sposta a Palermo per permettere alle figlie di proseguire gli studi.

Da molti anni ormai affianca al suo impegno professionale la scrittura tanto che nel 1969 inizia anche a collaborare con il Corriere della Sera. Quando nel ’70 va in pensionelo finalmente può dedicarsi solo alla scrittura.

Malato di tumore si trasferisce a Milano per farsi curare mentre continua la sua febbriel attività di scrittore. Muore nel 1989 a Palermo.

Periodo storico letterario

Le opere di Leonardo Sciascia

Sono davvero molte le opere dello scrittore siciliano. Il suo esordio avviene nel 1850 con le Favole della dittatura, una raccolta di novelle i cui protagonisti sono animali e in cui esprime le sue idee morali sul Fascismo e le sue opere.

Il tema della mafia è uno degli aromenti particati e sviscerati da Leonardo Sciascia.

Nel 1966 pubblica A ciascuno il suo un giallo in cui accade un delitto inspiegabile. Il professor Laurana indaga ma, quando si trova ad aver intuito quanto sia realmente accaduto …

Nel 1973 pubbilca per Einaudi una raccolta di racconti col titolo Il mare color del vino. I protagonisti delle novelle sono tutti siciliani e le vicende narrate sono tutte ambientate in Sicilia tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Nel 1989 pubbliica Una storia semplice è un romanzo breve, di carattere poliziesco. Leonardo Sciascia contruisce una intricata e appassionante vicenda intorno alla sparizione di una tela. Lo scrittore si è ispirato a un fatto che era accaduto realmente: era infatti stata rubata una famosa Nartività di Caravaggio.

Il giorno della civetta

Nel 1961 scrive Il giorno della civetta un giallo, da cui sarà tratto un film di successo. Sciascia aveva già iniziato a scrivere di mafia e qui realizza un inqietante affresco della malavita di stampo mafioso.

Il romanzo inizia con la morte di un esponente del panorama edilizio siciliano. L’uomo viene ucciso mentre sta salendo sull’autobus ma, all’arrivo dei Carabinieri, tutti si allontanano. Sembra che nessuno abbia visto. L’ufficiale incaricato delle indagini riesce a scoprire la verità, ma poi tutto viene insabbiato e la vicenda si chiude con un nulla di fatto.

Pensiero e poetica di Leonardo Sciascia

Leonardo Sciascia è stato un importante esponente si spicco della cultura italiana del Novecento. Non nè stato solo scrittore e giornalista ma anche poeta edrammaturgo e poeta, insegnante di lettere e esponente del mondo politico, saggista e critico d’arte.

Schietto e libero nel pensiero e nella parola ha criticato impietosamente il suo tempo. È stato il primo autore che, nei suoi romanzi, ha raccontato il potere della mafia nella sua Sicilia.

Era un lettore appassionato e uno scrittore fecondo: scrivere era per lui una grande gioia.